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L’intelligenza artificiale al servizio della geriatria

Cosa può fare l’intelligenza artificiale (AI) per la geriatria? Molto, dice Thomas Münzer, primario della Clinica Geriatrica di San Gallo. «L’intelligenza artificiale ha il potenziale per alleggerire il carico degli assistenti e per preservare l’autonomia degli anziani».

Su questo potenziale si è concentrato il progetto d’innovazione internazionale DIANA, al quale ha partecipato la Clinica Geriatrica di San Gallo dall’inizio del 2020 alla fine del 2022. L’obiettivo: lo sviluppo di un assistente supportato dall’AI per la medicina geriatrica.

«La nostra clinica ha acquisito una preziosa esperienza con l’IA e DIANA ha attirato l’attenzione del settore sanitario svizzero».

Thomas Münzer

Primario della Clinica Geriatrica di San Gallo

Settembre 2019: richiesta di partecipazione

Quando nell’autunno 2019 è stato chiesto a Thomas Münzer se volesse partecipare al progetto, il primario non ci ha pensato due volte: «Si sta facendo molto per lo sviluppo di soluzioni mediche di intelligenza artificiale, ma occorre un ponte tra il laboratorio e la pratica.» Si tratta del secondo progetto della clinica nell’ambito del programma europeo Active and Assisted Living (AAL), che mira a migliorare la qualità della vita delle persone anziane attraverso l’innovazione tecnica. Il leader è stato ancora una volta Cogvis, uno spin-off del Politecnico di Vienna. Con il supporto di Innosuisse, la clinica è stata rapidamente coinvolta: «Per la seconda volta sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla facilità con cui un’organizzazione svizzera può partecipare a un progetto dell’UE», afferma Thomas Münzer.

Febbraio 2020: riunione di avvio a Vienna

Nel febbraio 2020 si sono riuniti per la prima volta a Vienna i partner del progetto, tra cui l’organizzazione portoghese Caritas, l’Universidade Católica Portuguesa, la società di consulenza rumena Bluepoint e il distributore informatico svizzero EET. «Abbiamo definito innanzitutto le tappe fondamentali e i nostri ruoli. Il mio compito era quello di dare suggerimenti su come i sensori 3D supportati dall’intelligenza artificiale potessero essere utilizzati nella pratica clinica quotidiana», spiega Münzer. Il team internazionale si è quindi dedicato allo sviluppo di un assistente digitale intelligente per applicazioni infermieristiche – DIANA come abbreviato in inglese. Successivamente i partner del progetto si sono scambiati informazioni mensilmente in riunioni online.

Maggio 2021: i servizi igienici al centro dell’attenzione

Il leader del progetto Cogvis aveva già in commercio una tecnologia di sensori intelligenti che suona l’allarme se i pazienti cadono o si alzano dal letto. La nuova soluzione dovrebbe ampliare le possibilità: «Il nostro obiettivo era monitorare sequenze di movimento più complesse e consentire l’interazione tra IA e pazienti», spiega Thomas Münzer. «Abbiamo individuato un bisogno di assistenza, soprattutto quando si va in bagno. Con la demenza, questo processo diventa particolarmente impegnativo di notte». Il team si è quindi concentrato su un modulo che accompagna e guida le persone colpite quando vanno in bagno. I requisiti sono stati rilevati nel maggio 2021 intervistando il personale di assistenza.

Novembre 2022: prova pilota in clinica

La fase di sviluppo è stata seguita dalla fase di test nella pratica clinica quotidiana: alla fine del 2022, il modulo WC è stato utilizzato in esperimenti pilota in Svizzera e in Portogallo. «È emerso che non è così facile introdurre le tecnologie AI in un ospedale», afferma Thomas Münzer. Nella fase preliminare è stato necessario superare una serie di ostacoli tecnici e chiarire diverse questioni etiche. Ad esempio, è essenziale che DIANA non interferisca con la privacy e fornisca immagini anonime. I primi test sono risultati positivi: «I pazienti hanno mostrato una sorprendente apertura verso tale soluzione e i nostri operatori sanitari hanno fornito validi input per il suo ulteriore sviluppo», afferma Münzer.

«Si sta facendo molto per lo sviluppo di soluzioni di IA medica, ma è necessario creare un ponte dal laboratorio alla pratica».

Gennaio 2023: piani per nuove applicazioni

Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti dopo tre anni: sono stati realizzati il Proof of Concept e la soluzione sul mercato. Thomas Münzer trae una conclusione positiva: «La nostra clinica ha acquisito una preziosa esperienza con l’IA e DIANA ha attirato l’attenzione del settore sanitario svizzero». Quando il team si è riunito a Vienna nel gennaio 2023 per finalizzare il progetto, i partner stavano già facendo piani per ulteriori sviluppi. Una delle priorità è l’analisi intelligente dei modelli di movimento. Il primario vede in questo un’opportunità per la geriatria: «Un sistema di allerta precoce basato sull’intelligenza artificiale potrebbe riconoscere i cambiamenti prima che noi li notiamo».

Informazioni sul programma Active and Assisted Living (AAL)

AAL era un partenariato tematico per l’innovazione nell’ambito del programma quadro dell’UE Horizon 2020. Anche se la Svizzera è considerata un paese terzo non associato nell’ambito dell’attuale programma quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe, le imprese innovative svizzere, le organizzazioni degli utenti finali e della società civile e le scuole universitarie possono continuare a partecipare ai partenariati tematici dell’UE. Per la ricerca di partner internazionali è disponibile l’Entreprise Europe Network – Switzerland.